giovedì 3 gennaio 2008
L'anima sensoriale
L'Arte alchemica immaginata dagli artisti rinascimentali reinterpreta la mitologia greca alla luce di una rinnovata conoscenza della fisiologia umana ereditata dagli arabi. La mitologia descrive per metafore, allegorie e simboli un particolare "processo evolutivo" dell'energia psichica (la bile nera) in consapevolezza, comprensione e conoscenza corporea (l'anima sensoriale).
E' attraverso lo sviluppo di queste "potenze" che l'anima sensoriale istintiva di Arianna si avventura nel labirinto psichico tenendo per mano il filo della consapevolezza delle sensazioni corporee che si dipana dal cuore di Teseo. E' per mezzo della comprensione generata da Eros che l'anima di Psiche giunge a desiderare di vedere il volto dell'amato e comprendere così la possibile trasformazione delle emozioni in sentimenti cognitivi. E' tramite il lunghissimo filo della conoscenza dei sentimenti filato da Penelope che Odisseo (Nessuno) può avventurarsi alla ricerca della verità alchemica.
Circe diventa così l'emblema della trasformazione dell'istinto sessuale in amore, mentre l'atto di resistere al canto ammaliatore delle sirene sta a significare la possibile trasformazione della pulsione sessuale in coscienza di sè. La rinuncia ad soddisfare nell'immediato gli istinti ( i compagni trasformati in porci da Circe), le pulsioni (le sirene) e la libido di utilizzare i poteri del terzo occhio finalizzati al dominio del territorio (Polifemo ha un solo occhio e si nutre di agnelli, simbolo dell'anima sensoriale) ha l'effetto di procastinare la gratificazione sensoriale e di creare un intervallo di tempo tra azione e pulsione (consapevolezza), pulsione e soddisfazione (coscienza).
A Odisseo è necessario un intervallo di tempo di 19 anni per poter impugnare il mitico arco della percezione cognitiva della realtà, così come servono 19 anni per distruggere Troia (l'ego dell'anima sensoriale) e sconfiggere Achille, emblema della consapevolezza di sè accecata dall'ira e dalle passioni.
Occorrono quindi tre stadi di evoluzione, tre intervalli di tempo, affinchè l'anima sensoriale possa evolvere nelle sue potenze: consapevolezza, comprensione e conoscenza corporea.
Afrodite, dea dell'Arte alchemica, dona tre mele a Ippomene per aiutarlo a vincere la ninfa Atalanta nella sua folle corsa verso il nulla, la solitudine e la desolazione dei rapporti. Ippomene le dissemina nel percorso per incuriosire e obbligare alla sosta la velocissima ninfa, incapace di riflettere sul significato evolutivo delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti corporei.
Bacco sintetizza l'alchimia dell'anima sensoriale: il calice di vino sospeso allude a un processo di distillazione delle sensazioni corporee, di attesa e riflessione. L'uva , simbolo delle emozioni, cinge la testa , mentre un drappo nero avverte l'osservatore che la Nigredo degli istinti, delle pulsioni e della libido può avvenire attraverso le potenze di Venere e cioè senza rinunciare al piacere delle sensazioni, al godimento delle emozioni e alla trasformazione dei sentimenti corporei in creatività e coscienza.
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